La nostra associazione organizza ogni anno, in genere verso fine febbraio, un pomeriggio di convivenza tra i volontari dell’associazione, i bambini e i ragazzi che partecipano alle varie attività di promozione sociale e le loro famiglie. Sono presenti vari gruppi etnici, in gran parte persone sudamericane, indonesiane egiziane e cinesi, oltre a molte famiglie italiane. Il pomeriggio inizia con una grande tombola, a cui partecipano più di duecento persone. I volontari affiancano i più piccoli o gli stranieri per permettere loro di partecipare a questo gioco.
E’ presente anche un piccolo coro costituito da un gruppo di volontari, incaricati di animare i vari momenti di festa.
È tradizione che al termine della tombola, vengano sorteggiati i biglietti dalla lotteria benefica predisposta per sostenere le nostre iniziative. I biglietti, messi in vendita da S. Ambrogio, vengono anche venduti a “prezzo di saldo” durante il pomeriggio del sorteggio e i bambini creano intorno a questo momento una grande attesa perché i premi, ottenuti da amici e benefattori, sono tanti e pensati un po’ per tutti. I numeri estratti vengono ogni anno pubblicati sul sito dell’Associazione per raggiungere anche le persone non presenti al sorteggio. L’Associazione si premura per tempo di reperire attraverso i negozianti della zona, gli amici e i vari benefattori, oggetti di genere vario e di valore differenziato con cui premiare le vincite sia della tombola sia della lotteria. Sono allestiti i vari tavoli, per le categorie di premi e ogni vincitore può scegliere il premio che più desidera.
E’ tradizione chiedere alle famiglie presenti di contribuire alla merenda portando dei dolci fatti in casa. Tutti si prodigano con generosità e questa è una occasione per valorizzare le tradizioni delle varie etnie o regioni.
Da anni, l’Associazione offre alla cittadinanza la possibilità di riscoprire la tradizione cristiana e vivere il mistero del Natale non come devoto ricordo ma come proposta alla vita presente.
Le famiglie dell’Associazione e del territorio sono coinvolte nella rappresentazione del Presepe Vivente per vivere con maggiore consapevolezza il mistero del Natale.
La preparazione inizia con l’Avvento e di svolge in gruppi differenziati per età:
- i ragazzi delle elementari e delle medie con i genitori sono aiutati ad immedesimarsi nei personaggi che andranno a rappresentare tramite la lettura dei passi del Vangelo, canti, immagini e filmati;
- il coro degli adulti propone canti della tradizione, popolari e spiritual;
- il laboratorio artigianale si dedica alla preparazione di costumi, scelti poi dai ragazzi e della scenografia;
- adulti e universitari partecipano alla realizzazione dell’evento in varie modalità: dalla ideazione e organizzazione del gesto alla conduzione, dalla rappresentazione dei personaggi all’allestimento tecnico (luci, audio, montaggio del palco) al servizio d’ordine.
Il Presepe vivente si svolge lungo le vie del quartiere nei giorni precedenti il Natale. Vengono letti i brani evangelici legati alla nascita di Gesù. Le letture sono accompagnate da “quadri animati” e da alcuni canti. Dopo i primi tre quadri , davanti al Convento di via Martinengo, in cui i personaggi protagonisti mimano con gesti essenziali ciò che viene letto dal Vangelo riguardo all’Annunciazione, Il sogno di Giuseppe e l’incontro tra Erode e i Magi, parte la processione che attraversa il quartiere fino alla chiesa parrocchiale dove è stata allestita la capanna e dove la sacra Famiglia attende i pastori e poi i magi che in processione orante deporranno i loro doni ai piedi del Bambino.
Il coro accompagna questi gesti dando voce ai presenti con il canto. Il tutto termina con una breve riflessione del sacerdote e la benedizione finale.
Scopo della manifestazione è preparare al Natale, salvaguardare la tradizione e tutelare lo spirito di attesa e stupore davanti all’avvenimento della nascita di Gesù per proporlo interamente alle migliaia di persone che solitamente partecipano. I nostri volontari testimoniano la serietà della proposta e la cura nella realizzazione dei vari passaggi. La presenza multietnica dei molti bambini e adolescenti ha reso indispensabile il ripercorrere in momenti precedenti, i fatti del Natale alla luce della nostra tradizione, anche alle famiglie che lo desiderano. Chiedere l’immedesimazione nel ruolo e la attenzione a seguire è la condizione per una partecipazione adeguata a far rivivere a tutti gli eventi eccezionali del Natale.
La teatralità è uno strumento educativo consolidato nel tempo e capace di corrispondere a molteplici desideri e bisogni dei ragazzi che vogliono stare insieme, divertirsi e appartenere ad una compagnia. E’ una occasione per impegnare l’io con la propria capacità di gusto e di paragone, ad esempio con la musica e col ballo, sfidando spesso la tentazione di far prevalere l’stinto a discapito della ragione che, se ben impegnata, può individuare percorsi utili e alla lunga soddisfacenti, anche se impegnativi e a costo di qualche sacrificio. “Fare uno spettacolo” è innanzitutto un cammino comune: l’educazione alla teatralità ha tutti i connotati di una strada che conduce alla conoscenza della realtà. Partecipano piccoli e grandi in un percorso con molteplici aspetti, in una esperienza coinvolgente. Il massimo dell’attenzione è dedicato nell’approfondimento dei rapporti tra i partecipanti, piccoli e adulti. Man mano che lo spettacolo cresce e prende forma ciascuno si accorge di come tale bellezza si manifesta, ciascuno vede il cambiamento personale e di tutto. Ogni particolare diventa più adeguato ed utile se concepito insieme al lavoro altrui. Nello spettacolo sono indispensabili maestri e una compagnia stabile a cui riferirsi. Il sostegno vicendevole ha la necessità di riconoscere ruoli autorevoli per la buona riuscita di ogni parte dello spettacolo. Uno sguardo al lavoro anche degli altri permette di gustare lo spettacolo in una esperienza di corresponsabilità che vive attorno alla azione individuale. Infine gli spettacoli rendono possibile l’avventura della conoscenza prendendo spunti da romanzi popolari che offrono la possibilità di un approfondimento anche scolastico. Spesso ciò che si deve imparare a scuola non suscita interesse: la trasformazione di quel testo, di quelle lezioni in una azione teatrale fa scoprire il gusto di conoscere. Dal punto di vista logistico, abbiamo fatto la scelta di esibirci in teatri capienti e spesso prestigiosi, sia per non relegare i nostri ragazzi nelle periferie, sia per valorizzare i loro sforzi in una cornice che già di per sé, è gratificante. Inoltre un teatro capiente gode di un back stage altrettanto spazioso che ci permettere di gestire al meglio i nostri numerosi “attori o ballerini”, circa 200/250. Questi eventi sono sempre un momento significativo per permettere ad amici, benefattori, soci e sostenitori di incontrare la nostra opera. Per gli ultimi tre spettacoli abbiamo assegnato 2000 posti e non siamo riusciti ad accontentare tutte le richieste. Generalmente ci avvaliamo del supporto di tecnici professionisti per la miglior riuscita scenica e per realizzare supporti audio e video che nel tempo possano testimoniare il lavoro fatto.